Come avevo promesso nello scorso articolo sull’insonnia,
vorremmo chiedere alla collega Enrica Gagliardi Psicologa del Team di Consulenza Naturale, come può essere di aiuto la psicologia nel trattamento dell’insonnia.
Innanzi tutto, come viene considerata l’insonnia in psicologia?
Effettivamente, in psicologia, vengono definite come insonnia anche le situazioni in cui il sonno viene considerato insoddisfacente.
Esistono molteplici tipi di insonnia che si possono classificare in base alla durata, al periodo di insorgenza e alle cause. Per quanto riguarda la durata si può parlare di:
- insonnia transitoria: ha una durata di pochi giorni.
- insonnia breve: ha una durata di poche settimane. È un tipo di insonnia che si presenta in relazione a stress prolungati fisiologici (una malattia grave) o situazionale (un lutto).
- insonnia di lunga durata: ha una durata di oltre un mese. È sicuramente un tipo di insonnia che necessita di accertamenti.
Quando si insorge, in effetti, l’insonnia vera e propria?:
Per quanto riguarda il periodo di insorgenza, ci si riferisce al momento della notte in cui il soggetto ha difficoltà ad addormentarsi o a mantenere lo stato di sonno.
Una classificazione indicativa può essere fatta tra:
- insonnia iniziale: è l’insonnia di cui soffrono le persone che faticano ad addormentarsi. Queste persone possono passare anche molte ore a letto prima di prendere sonno
- insonnia centrale: questo tipo di insonnia si presenta sotto forma di microrisvegli o sonno molto leggero nella parte centrale della notte. Può altresì essere presente un risveglio completo nel cuore della notte che implica comunque la possibilità di riprendere sonno nelle ultime ore
- insonnia terminale: è l’insonnia di cui soffrono le persone che si svegliano nelle prime ore del mattino dopo 4-5 ore di sonno. Può essere collegata con la difficoltà a rimanere addormentati nelle ultime ore maggiormente caratterizzate da sonno REM rispetto alle prime ore caratterizzate da sonno delta. Spesso questa difficoltà è legata a stati di tensione.
Quali sono gli strumenti che proponi per rimediare al problema dell’insonnia?
La psicoterapia è un’arma eccezionale: ci dà l’opportunità di capire le cause della nostra insonnia e di curarla a seconda della motivazione, della nostra personalità e della situazione, con grande rispetto per i tempi di ciascuno.
A questa, molto spesso, si consiglia di unire delle tecniche di rilassamento, quali il Training Autogeno e la Mind-fulness.
Il Training Autogeno ha la caratteristica di essere molto semplice da imparare e può servire sia a creare il rilassamento interno utile per addormentarsi nei momenti in cui questo rimane difficile, sia a recuperare dell’energia quando si è dormito poco.
La mind-fulness, essendo una meditazione, ci dà il rilassamento del momento, ma ci porta anche ad “imparare” uno stile di vita più rilassato e consapevole, in modo da alleviare le cause dell’insonnia stessa.
Grazie Enrica, di queste preziose informazioni!
Servizi per il Benessere Psicologico
Gagliardi Enrica Psicologa psicoterapeuta
Telefono 338.6604351
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Nel prossimo articolo vedremo i consigli dell’estetica sull’insonnia…