Vedo molte frasi, su internet, che inneggiano alla violenza come risposta alle ultime atrocità di questi giorni che mi lasciano da pensare…
Io sono sempre dalla parte del “Benessere” delle persone (in tutti i sensi) e credo che, a questo punto, le parole di Tiziano Terzani nella sua lettera aperta scritta nel 2001 in risposta all’articolo “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci, ci mostri delle riflessioni molto sagge su cui riflettere, prima di cedere a pensieri poco “benefici”…
Ecco cosa scrive:
“Tu pensi davvero che la violenza sia il miglior modo per sconfiggere la violenza?”
Da che mondo è mondo, non c’è stata ancora una guerra che ha messo fine a tutte le guerre.
Non si tratta di giustificare, di condonare, ma di capire… Capire, perchè io sono convinto che il problema del terrorismo non si risolverà uccidendo i terroristi, ma eliminando le ragioni che li rendono tali.
Il mondo ci sta cambiando attorno.
Cambiamo allora il nostro modo di pensare, il nostro modo di stare al mondo. E una grande occasione. Non perdiamola: rimettiamo in discussione tutto, immaginiamoci un futuro diverso da quello che ci illudevamo d’aver davanti prima dell’11 settembre e soprattutto non arrendiamoci alla inevitabilità di nulla, tanto meno all’inevitabilità della guerra come strumento di giustizia o semplicemente di vendetta.
Le guerre sono tutte terribili. Il moderno affinarsi delle tecniche di distruzione e di morte le rendono sempre più tali.
Pensiamoci bene: se noi siamo disposti a combattere la guerra attuale con ogni arma a nostra disposizione, compresa quella atomica, come propone il Segretario alla Difesa americano, allora dobbiamo aspettarci che anche i nostri nemici, chiunque essi siano, saranno ancor più determinati di prima a fare lo stesso, ad agire senza regole, senza il rispetto di nessun principio.
Se alla violenza del loro attacco alle Torri Gemelle noi risponderemo con una ancor più terribile violenza – ora in Afghanistan, poi in Iraq, poi chi sa dove – alla nostra ne seguirà necessariamente una loro ancora più orribile e poi un’altra nostra e così via.
Perché non fermarsi prima?
Abbiamo perso la misura di chi siamo, il senso di quanto fragile ed interconnesso sia il mondo in cui viviamo, e ci illudiamo di poter usare una dose, magari “intelligente”, di violenza per mettere fine alla terribile violenza altrui.
Cambiamo illusione e, tanto per cominciare, chiediamo a chi fra di noi dispone di armi nucleari, armi chimiche e armi batteriologiche – Stati Uniti in testa – d’impegnarsi solennemente con tutta l’umanità a non usarle mai per primo, invece di ricordarcene minacciosamente la disponibilità.
Sarebbe un primo passo in una nuova direzione. Non solo questo darebbe a chi lo fa un vantaggio morale – di per sé un’arma importante per il futuro – ma potrebbe anche disinnescare l’orrore indicibile ora attivato dalla reazione a catena della vendetta.
“Come non si può spegnere il fuoco con il fuoco, né asciugare l’acqua con l’acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza.” – L. Tolstoj
Non possiamo rinunciare alla speranza!
“Mi dica, che cosa spinge l’uomo alla guerra?” – chiedeva Albert Einstein nel 1932 in una lettera a Sigmund Freud. “E possibile dirigere l’evoluzione psichica dell’uomo in modo che egli diventi più capace di resistere alla psicosi dell’odio e della distruzione?”
Freud si prese due mesi per rispondergli. La sua conclusione fu che c’era da sperare: l’influsso di due fattori – un atteggiamento più civile, ed il giustificato timore degli effetti di una guerra futura avrebbe dovuto mettere fine alle guerre in un prossimo avvenire.
Giusto in tempo la morte risparmiò a Freud gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Non li risparmiò invece ad Einstein, che divenne però sempre più convinto della necessità del pacifismo.
Nel 1955, poco prima di morire, dalla sua casetta di Princeton in America dove aveva trovato rifugio, rivolse all’umanità un ultimo appello per la sua sopravvivenza: “Ricordatevi che siete uomini e dimenticatevi tutto il resto“.
tratto da : Lettera aperta di Tiziano Terzani
Vi lascio con un pensiero di Voltaire e un video!
“La tolleranza non ha mai provocato una guerra civile; il fanatismo ha coperto la terra di massacri.” – Voltaire
Mi piace sempre rivedere questa scena del film di Totò perchè è significativa: